UNA VITA A POIS, YAYOI KUSAMA APPRODA AL CINEMA CON “KUSAMA INFINITY”

Arrivata all’apice della fama nel mondo fashion grazie alla collaborazione con Louis Vuitton nel 2012, Yayoi Kusama è anche considerata una delle artiste contemporanee più importanti e quotate al mondo. Ma durante il periodo  tra il 1958 e il 1973 a New York fu una donna sul continuo orlo della miseria, nonostante le sue  intuizioni d’avanguardia siano state motivo d’ispirazione per artisti del calibro di Andy Warhol e non solo.

Le estreme difficoltà che incontrò a farsi accettare dal mondo dell’arte, la condussero alla malattia mentale poiché nessuno voleva o riusciva a capirne la sua importanza.
Conosciuta soprattutto per le fantasiose creazioni a pois, tra cui le celebri zucche colorate e le “Infinity Room”, stanze a grandezza naturale tappezzate di specchi che riflettono il pavimento e il soffitto a dismisura, in realtà il ventaglio dei suoi lavori è estremamente più ampio e complesso comprendendo dipinti, performances, installazioni scultoree all’aria aperta ecc.

Il personale immaginario artistico della Kasuma è notevolmente influenzato dalla sua storia personale che si intreccia profondamente con quella del Giappone. Crebbe, infatti, durante la Seconda guerra mondiale in una famiglia che fece di tutto per scoraggiare le sue inclinazioni creative e farla sposare. Cercò poi successivamente rifugio nella Grande Mela, metropoli in cui dovette affrontare non solo il sessismo ma anche razzismo in quanto “asiatica”, ma dove trovò la libertà di esprimersi senza costrizioni culturali preconcette.

Attualmente vive di sua volontà in un ospedale psichiatrico da cui esce solamente per recarsi al suo atelier ma, come doveroso contrappasso, negli anni passati le sue mostre personali a Città del Messico, Rio de Janeiro, Seul, Taiwan e in Cile hanno attirato più di cinque milioni di visitatori, dal 2017, inoltre, Yayoi Kusama ha aperto il suo museo personale a Tokyo.

Il 22 marzo compirà 90 anni e il 4 marzo è uscito in sala con Wanted Cinema e Feltrinelli Real Cinema  Kusama Infinity di Heather Lenz, toccante documentario ritrattistico che utilizza materiale d’archivio inedito, raccontando in maniera intima la sua storia attraverso le sue stesse parole e le interviste a direttori di musei, collezionisti, amici e collaboratori.

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