A TU PER TU CON THE GENTLEMAN BLOGGER: MATTHEW ZORPAS

Gentleman di nome e di fatto, è considerato uno dei più importanti web influencer del momento. Non posta e basta, racconta storie di stile, dispensa consigli su come comporre i look, attraverso i suoi viaggi ispira un seguito di followers da tutto il mondo. Parliamo di Matthew Zorpas, blogger e fondatore di thegentlemanblogger.com. Furla ha pensato a lui e ad altri 4 blogger e digital artist come Adam Katz Sinding, Nabil Quenum, Roberto De Rosa e Paris Seawell, per presentare il progetto “the modern man” a Pitti. Creativi 2.0 che hanno interpretato attraverso cinque shooting, 5 modi di vivere la “MODULAR BAG2 la nuova borsa componibile pensata da Furla per tutti i globetrotter di oggi. Matthew, perfetto manintown, ci racconta il progetto attraverso il suo punto di vista e molto di più, ad esempio la sua passione per l’immaginario Felliniano.

Dove hai scattato le foto del progetto themodernman per Furla?

Ero a Rio, mia patria da qualche tempo e ho deciso quindi di ambientare il tutto lì. I colori e le atmosfere di questa città carioca, in piena espansione, mi sembravano ideali per rappresentare una nuova visione di uomo contemporaneo, anche se non volevo del tutto far percepire dove fossi, doveva poter sembrare anche in Grecia o in Italia. Un uomo che viaggia, che si muove, che è elegante ma non troppo, che punta sugli accessori “giusti”, esteticamente belli e soprattutto funzionali. La location, io e il fotografo Jeff Porto, l’abbiamo trovata per strada girando per le strade del centro, nella parte più vecchia della città, sfondi di un giallo accesso, in cui la borsa blu spicca e il look è idealmente a metà strada tra estate e inverno.

Quale rapporto c’è tra l’uomo e gli accessori, in particolare le borse?

Penso molto stretto ormai. Dalle classiche valigette alle messanger bags, le grosse pochette in versione maschile, portadocumenti, porta pc o tablet che siano, ogni uomo ha almeno uno di questi accessori. Per me è elemento chiave di ogni look, ho sempre una borsa con me, a volte dà il twist in più al mio look, per forma, colore o materiale.

Quali sono le caratteristiche che consideri “stilose” in un uomo?

Non ci sono più delle regole secondo me. Io credo che debbano essere tocchi naturali, spontanei, non forzati. Per me è naturale, apro l’armadio e scelgo cosa indossare, per altri occorre trovare ispirazioni e consigli da altri. Sono stato influenzato dallo stile, dalla personalità, dalla cultura e dal lavoro di alcuni personaggi illustri del passato e no, primo fra tutti Federico Fellini ad esempio e se devo pensare a qualcuno di contemporaneo direi Tom Ford. Stile non è solo moda, infatti sono spesso le persone che incontro nei miei viaggi o in giro per strada a darmi energia e ispirazione per il mio lavoro.

Cosa comprano i gentleman di oggi?

Secondo me di tutto, dal formale allo sportivo, l’uomo ha voglia di curare il suo look, non ancora ai livelli della donna, ma è sicuramente un uomo più attento e capace di sperimentare dal papillon ai cappelli, dalle calze colorate alle borse, dalle camicie alle cravatte. Non c’è un bisogno, c’è il desiderio di vestire bene e in maniera democratica, mischiando vari stili dal Brasile a Londra il gentleman si globalizza e il risultato è relaxed, rilassato.

Finirà mai l’era dei blogger?

Ci sarà un’evoluzione, cambieremo piattaforma, cambieremo modo di definire questa abilità di raggiungere la gente comune, e di agire nell’era digitale. I blog, quelli di qualità, sono qui per rimanere.

Se non fossi stato un blogger cosa avresti fatto?

C’è un atteggiamento molto snob a considerare in maniera negativa il lavoro dei blogger, solo perché portano via terreno (e potere) in uno spazio piuttosto circoscritto che è la moda. Per me è un job title che funziona anche per definire il mio stile di vita. Ho un passato nel mondo della comunicazione ma l’attività di blogging è davvero la mia passione, lo considero qualcosa di creativo che non posso fare a meno di realizzare, è come l’aria che respiro, non mi vedrei fare nessun’altra cosa. Oltre al blog sto lavorando ad altri progetti di branding personale, è ancora tutto top secret.

Film, libro e musica preferita?

8 e mezzo di Federico Fellini, The Reader (Ad alta voce-da cui hanno tratto anche un film con Ralph Fiennes) e la band inglese The Herd.

A PROPOSITO DI FURLA-MODULAR BAG

Per il prossimo Autunno/Inverno l’uomo Furla scende in campo per suggerire un nuovo modo di vivere gli accessori e in particolare le borse. Dalle strade delle grandi città alle campagne, l’uomo business predilige ormai accessori e piccola pelletteria con due caratteristiche: pratici e discreti.
 La modular bag si trasforma facilmente da messenger bag in sacca da viaggio, adattandosi dall’agenda lavorativa al weekend, ideali quindi per ogni occasione, anche simultaneamente o all’ultimo minuto. La Furla Modular Bag può essere assemblata in negozio grazie a un set che comprende due manici, due lati sacca e due laterali per espanderla che sono completamente intercambiabili, con colori e materiali assolutamente personalizzabili.

 In equilibrio perfetto tra forma e funzione, ci sono tutte le esigenze dell’uomo contemporaneo in una.

eu.furla.com

www.thegentlemanblogger.com

@Riproduzione Riservata

FacebookLinkedInTwitterPinterest

© Riproduzione riservata