THE CHAMP

Metà inglese, metà olandese, ma di discendenza ugandese, armato di charme e di un sorriso mozzafiato, Martin Foru rappresenterà il Regno Unito alle Olimpiadi del 2020 e non si potrebbe pensare a un uomo più adatto a indossare alcuni dei capi sportswear più interessanti di questa stagione. Con MANINTOWN gli abbiamo fatto esplorare il quartiere di Parigi più colorato ed esotico, La Chapelle e, durante il viaggio, lo abbiamo conosciuto un po’ meglio.

Quando hai iniziato ad allenarti per diventare un pugile? Chi ti ha spinto a farlo?
Ho sempre voluto praticare una qualche forma di arte marziale, perché i miei due fratelli più grandi dicevano sempre che non sapevo combattere. Purtroppo, mia madre non me lo ha mai permesso. Tuttavia, quando avevo 13 anni, ho incontrato mio cugino mentre stava uscendo da un allenamento di boxe. Mi ha detto di andare con lui e , da allora mi sono innamorato di questo sport.

Cosa significa per te rappresentare l’Inghilterra alle Olimpiadi del 2020?
Significa tutto. Anni fa c’era una regola per cui ai pugili professionisti non era permesso gareggiare alle Olimpiadi, ma ora che hanno cambiato questa norma e i professionisti possono competere, non c’è nulla che mi trattiene dal diventare un vero professionista.

Ti sei trasferito a Londra recentemente, qual è il tuo lato preferito della vita londinese? Amo letteralmente le persone! Molti con cui parlo sembrano così aperti e semplicemente amano divertirsi e passare il tempo con gli altri.

Stai attento alla tua alimentazione? Qual è il tuo piatto preferito?
Quando non ho un incontro mangio qualsiasi cosa mi piaccia, ma sono di natura una persona sana e non voglio avvelenarmi con cibi che fanno male. Invece, quando arrivo a un combattimento devo guardare ciò che mangio. Ho un nutrizionista che mi organizza un piano alimentare, per prepararmi prima di un incontro.

Chi è il tuo modello nella vita? E nel pugilato?
Il mio modello, mentore e figura paterna è sempre stato il primo coach di boxe, in Olanda, Thomas Mboua. Mi ha aiutato a diventare l’uomo che sono oggi. Nel pugilato è sempre stato Roy Jones Jr, per la sua conoscenza, per lo stile e la fiducia in se stesso. Guardo i suoi incontri da quando ho iniziato la boxe.

Pratichi qualche altro sport? Cosa ti piace di più della boxe?
Al momento solo la boxe, ma mi piace sempre giocare una partita di basket, di biliardo o di golf. Oltre alla forma fisica, la boxe mi permette di far uscire tutto ciò che è dentro di me. La parte che mi piace di più è l’allenamento, solo perché è la più vicina a un vero incontro di boxe.

Sembravi molto a tuo agio durante il servizio fotografico di fronte all’obiettivo. Invece prima di un incontro?
Beh, divento nervoso non appena sento quando sarà il prossimo incontro, ma poi non appena raggiungo la palestra e inizio ad allenarmi, la fiducia cresce ad ogni sessione. Anche quando sono nello spogliatoio e mi sento un po’ affaticato o qualcosa mi infastidisce a livello fisico divento nervoso. Tuttavia, non appena salgo sul ring e suona la campanella passa tutto.

Oltre all’allenamento fisico, che tipo di preparazione mentale affronti prima di un incontro?
Cerco di sgombrare la mente da tutte le cose negative e di rimanere focalizzato. Penso a tutte le possibili situazioni in cui potrei trovarmi e mi dico, naturalmente, che sono molto più veloce, forte e in forma del mio avversario.

Lo stile sportivo si è infiltrato prepotentemente in ogni aspetto della moda al momento. Ti piace? Pensi che rimarrà così?
Sì, sì, mi piace! Ovviamente, come sai, sono un atleta e combinare la moda con lo sport per me significa unire due delle parole più belle. Oggi prestiamo persino i guanti da boxe allo stile. Non sono certo che il look sportivo resterà attuale, dato che la moda cambia continuamente. Tuttavia, penso che lo sportswear cercherà di stare al passo con la moda.

®Riproduzione Riservata

Photographer| Byron Mollinedo
Assistant photographer| Clémentine Passet
Stylist| Nicholas Galletti
Assistant stylist| Ariane Haas
Groomer| Céline DeCruz
Model| Martin Foru @ IMG London

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