Maserati Experience

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Le persone che parlano poco, spesso, sono quelle che se stimolate, hanno più cose da dire. Ed è proprio in silenzio che avviene questo incontro per un test drive con una macchina unica. Maserati è un simbolo di eleganza e una vettura dalle prestazioni che hanno regalato grandi traguardi sportivi e diverse scariche di adrenalina a tutti i fortunati che hanno avuto modo di affondare l’acceleratore su uno dei gioielli del Tridente più famoso nel mondo.
Dopo essermi sistemato nel rifinito abitacolo che può essere personalizzato negli interni con un’infinità di varianti; stabilisco subito la distanza ottimale dal volante, seguito con grande cura da Domenico Schiattarella, pilota che mi accompagna in questa giornata e che, come la Ghibli 3000 Turbo Diesel da 275 Cv, mi osserva curioso e mi concede tutto il suo estro e talento, aprendo il gas dei ricordi e catapultandoci in un universo fatto di cuore e passioni scanditi da millesimi di secondi.

Appena partiamo, cercando di lasciarci il traffico cittadino alle spalle, mi accorgo di quanto l’impianto frenante sia speciale e capace di rispondere anche alla più lieve sollecitazione. Domenico conferma la mia intuizione. Per una macchina che sfiora i 250 km/h l’impianto frenante richiede uno studio di altissima ingegneria e quello di Maserati beneficia di una tecnica che fonde un disco in ghisa e acciaio che anche se sollecitato, non si surriscalda. Provo ad aprire un poco il gas con la scusa di familiarizzare con il cambio sequenziale al volante e mentre la turbina entra in azione appagando le orecchie con un rombo intenso ma ancora aggraziato, mentre la forza ci spinge un pochino contro i sedili. Domenico che nel frattempo è diventato Mimmo, lascia cadere una notizia per lui ovvia: i motori Maserati vengono assemblati nello stesso stabilimento di Maranello, proprio dove scalpitano i cilindri del marchio col cavallino. È a quel punto che rimpiango di non esserci diretti verso Monza e con la complicità di Mimmo, provare a fare un salto direttamente in pista.

A questo punto lo spirito della silenziosa ma sorprendete Maserati è venuto fuori, come la persona timida con cui si è rotto il ghiaccio. Ma ora non mi basta, e vorrei sapere fino a che punto può arrivare. Sulla strada del ritorno, invece di seguire l’itinerario prestabilito, mi dirigo verso un cartello verde che ho adocchiato in lontananza. Mimmo, con lo sguardo del pilota navigato, ha già compreso il lampo che mi attraversa gli occhi ogni volta che riesco a far salire di giri il motore, e prima di far scivolare lo sguardo complice fuori dal finestrino mi promette di ritrovarci presto in pista. Inizio timidamente in prima corsia ma poi, ricordandomi che il ghiaccio lo avevamo già rotto, premo il tasto che attiva la modalità sportiva e voliamo in terza corsia sognando, che questo fondo scala, non abbia mai fine.

Ernesto D’Argenio – attore Italiano

Dopo essersi diplomato nel 2013 alla scuola d’arte cinematografica Gian Maria Volonté, esordisce nel cinema con Ettore Scola in “Che strano chiamarsi Federico” presentato al Festival del Cinema di Venezia. Nel 2014 debutta in tv con la serie Squadra Antimafia, mentre nel 2015 sulla RAI nella fiction “Grand Hotel”. Tra i lavori in uscita nel 2016 il film “Le confessioni” di Roberto Andò con protagonisti Daniel Auteuil e Toni Servillo, mentre per il piccolo schermo sarà presente nella miniserie di Rai1 “Di padre in figlia” diretta da Riccardo Milani.

Photo | Francesco Bertola
Style | Fabio Ferraris
Grooming | Marco Minunno@wmmanagement
Photo Assistant | Simona Bolchini

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