La personalizzazione è al primo posto da Zalando. Alle startup: «Non abbiate paura di commettere errori»

Come fare business digitalizzato in modo innovativo? Zalando è una di quelle aziende che, oggi, ci riesce benissimo. Primo sul fronte numeri, grazie a un 2017 archiviato in corsa a doppia cifra a oltre 4,4 miliardi di euro di fatturato, secondo grazie a una rosa di consumatori attivi, che hanno superato i 23 milioni. Al centro della sua strategia, l’e-tailer tedesco basato a Berlino mette proprio il cliente, lavorando su una customer experience personalizzata a tutti gli effetti. A raccontarla a MANINTOWN è Alessandro Pantina, Senior brand manager South Europe della società, con uno sguardo verso il futuro e qualche consiglio alla new generation di talenti.

Cosa significa fare innovazione nell’online per Zalando?
Mantenersi in movimento, ripensare lo status quo ed esplorare nuove opportunità e modalità. Siamo nati nel 2008 come sito di e-commerce e, nel 2015, abbiamo annunciato la nostra platform strategy. Da allora abbiamo ampliato significativamente il nostro business: permettiamo ai clienti di acquistare prodotti sulla piattaforma e offriamo servizi, prodotti e soluzioni a brand, retailer o fashion stylist. L’obiettivo di questa strategia è connettere tutti i player del settore fashion.

Quale è la vostra chiave di successo?
L’identificazione nei nostri clienti, capire cosa vogliono e di cosa hanno bisogno.

Nel corso degli ultimi anni quali sono state le iniziative più di rilievo?
La svolta è arrivata nel 2014, dopo una visita di Robert Gentz, ceo e co-founder del gruppo, in Cina. Le potenzialità e i progressi delle piattaforme cinesi ci hanno dato l’ispirazione per passare al livello successivo. Tra gli esempi più recenti, lo scorso mese abbiamo lanciato il progetto gax-system, che prevede l’integrazione di piccoli retailer indipendenti nella nostra piattaforma. In questo modo hanno la possibilità di digitalizzare il loro business e spedire i prodotti ai clienti di Zalando, in Germania. Per chi, invece, dispone già di un’infrastruttura tecnologica, può beneficiare di una maggiore integrazione e vendere i prodotti sul nostro Fashion store, attraverso il Partner program.

Come può oggi rinnovarsi la moda in rete?
Personalizzazione, sostenibilità e tecnologie d’integrazione sono la chiave per innovare e crescere nell’industria fashion. L’innovazione, però, non si limita solo alla moda, è piuttosto un atteggiamento generale. Il nostro focus al momento è rendere la customer experience personale, e lo stiamo facendo con un team di 600 persone.

Quali saranno i vostri prossimi obiettivi?
Vogliamo continuare a innovare l’industria del fashion e creare una nuova esperienza per i nostri clienti. Stiamo lavorando a nuovi servizi di consegna, all’ampliamento dell’assortimento e a ulteriori collaborazioni con i brand. Il nostro focus sarà sulla profittabilità.

Ha qualche consiglio da dare ai giovani startupper e alle nuove imprese?
Non abbiate paura di commettere errori.

Qual è, secondo lei, l’errore più frequente delle aziende che cercano di fare business in rete?
L’incertezza è un errore che può compromettere le aziende, che operano sia online sia offline. È importante sapere quando è necessario essere coraggiosi e audaci, ma anche quando il momento in cui è meglio mettere da parte un progetto.

Quali sono oggi i siti di e-commerce più competitivi?
Le aziende che mettono il cliente al centro e sanno veramente cosa vuole, sono quelle che hanno più successo. Pensiamo a Spotify: sulla piattaforma posso cercare e selezionare ciò che mi piace e ciò di cui ho bisogno. Allo stesso tempo la società apprende le mie preferenze e mi fa delle proposte, permettendomi di scoprire nuovi artisti o canzoni.

Ci può dare anche un consiglio di stile?
La cosa più importante è sentirsi sicuri di sé e a proprio agio in ciò che s’indossa. Se una persona lo è, avrà sicuramente successo.

Quali sono gli account che segue maggiormente su Instagram?
Sono soprattutto legati a fashion, in particolare le principali testate, food e ristoranti. Seguo anche quelli dedicati allo sport, soprattutto a tema arrampicata e corsa.

Ci può raccontare due momenti speciali che ha scattato e postato su Instagram?
Nel primo scatto sono al Treptower Park, un momento importante perché il team building e la condivisione di esperienze con i colleghi sono aspetti che danno un valore aggiunto al capitale umano dell’azienda. Nel secondo, invece, mi trovo sulla Rainbow Mountain… la perfezione della natura qualche volta supera quella dell’uomo e le esplorazioni rendono gli spiriti più liberi.

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