La Francia conquista la Coppa del mondo di Gelateria

Quest’anno la Coppa del mondo di gelateria è andata alla Francia e con questo risultato i cugini d’Oltralpe raggiungono la Nazionale italiana, nell’albo d’oro delle coppe vinte. Infatti, delle 8 edizioni sin qui disputate, 4 sono andate in Francia e 4 sono rimaste in Italia. Sul podio, al secondo posto, la Spagna e al terzo l’Australia. La premiazione è avvenuta in occasione del 39esimo Sigep conclusosi ieri alla Fiera di Rimini. Le 12 le nazioni in gara, per 4 giorni, si sono sfidate in otto prove: vaschetta di gelato decorata, coppa decorata, mystery box, torta artistica gelato, alta cucina entrée, pezzi artistici e snack di gelato, oltre al gran buffet finale dove sono stati presentati tutti gli elaborati. Alla Coppa del Mondo della Gelateria 2018 hanno partecipato anche Argentina, Brasile, Corea, Giappone, Marocco, Polonia, Svizzera, Ucraina e Usa. Complessivamente, 60 concorrenti, con la giuria formata dai 12 team manager delle squadre, dal presidente del comitato mondiale d’onore Pier Paolo Magni, accompagnato da Eliseo Tonti, tra i fondatori della Coppa, e dal vicepresidente del comitato mondiale d’onore, il marocchino Kamal Rahal Essoulami. La Coppa del mondo della gelateria è una competizione biennale organizzata da Sigep e Gelato e Cultura e tornerà nel 2020, con alcune novità. Tutte le squadre partecipanti dovranno scaturire da selezioni nei singoli Paesi. Già ora accade, ma è stato definito come requisito vincolante per l’iscrizione. Inoltre, la squadra vincitrice non sarà più esclusa dall’edizione seguente, motivo per cui quest’anno l’Italia non era in gara. La selezione italiana per la Coppa 2020 scaturirà a gennaio 2019, nel corso del 40esimo Sigep, in programma dal 19 al 23 gennaio, alla fine della competizione Sigep Gelato d’Oro. Oltre ad altre norme squisitamente tecniche, gli organizzatori della Coppa del Mondo della Gelateria si sono impegnati anche a dar corpo alla proposta rivolta all’inaugurazione di Sigep al ministro Dario Franceschini, ossia quella di rendere il gelato artigianale patrimonio dell’umanità.

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