Helmut Newton, innovazione e potenza comunicativa del nudo

Saddle I from the series Sleepless Nights Paris 1976
© Helmut Newton Estate

Arte della fotografia, genialità della composizione, fascino della moda, ma soprattutto potenza comunicativa di un corpo femminile nudo. È la sintetica ed efficace descrizione di uno dei fotografi di moda più amati e chiacchierati della seconda metà del Novecento: Helmut Newton. C’è chi lo ama follemente, chi è allo stesso tempo attratto e perplesso dal suo lavoro, ma di una cosa si può essere certi, gli scatti di Newton non lasciano mai indifferenti. Lo ha confermato la mostra Helmut Newton. Fotografie. White Women / Sleepless Nights / Big Nudes, una raccolta di immagini dei primi tre libri pubblicati tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta, tornata in Italia, a Genova, presso il Sottoporticato del prestigioso Palazzo Ducale e che sarà possibile visitare fino al 22 gennaio 2017. L’esposizione, ideata dalla vedova dell’artista June, si sviluppa esattamente come nei libri, in un vero e proprio viaggio che ripercorre il processo creativo dell’artista. Un lavoro particolare, quello del fotografo, che ha dedicato la sua vita allo studio del corpo femminile in tutte le sue sfaccettature, introducendo per la prima volta il nudo e l’erotismo nel mondo della moda. Come suggerito dal titolo, il percorso all’interno della mostra si suddivide in tre step: White Women / Sleepless Nights / Big Nudes. Appena entrati nella prima sala ci si ritrova immediatamente avvinti dalle immagini della sezione White Women, una raccolta di foto a colori e in bianco e nero, innovative, crude e provocanti, sia se viste attraverso gli occhi dell’epoca, sia per quelli moderni. Le scene, quasi cinematografiche – dove la donna ha sempre un atteggiamento di superiorità e di forza rispetto all’uomo – hanno l’obiettivo di testimoniare la trasformazione del ruolo femminile nella società occidentale. Il viaggio continua con le immagini della raccolta Sleepless Night. Qui modelle seminude, con indosso corsetti ortopedici o bardate in selle di cuoio e quasi sempre in atteggiamenti sensuali e provocanti, interpretano la fotografia di moda con un appeal nuovo e molto personale. Infine, la mostra si conclude con la sezione più significativa: Big Nudes, gigantografie di nudo scattate in studio. Imponenti e ipnotiche diventano per Newton un marchio di fabbrica che ha affascinato tutto il mondo. L’ossessione per il corpo femminile, per la moda e l’uso della luce naturale hanno portato Helmut Newton a entrare prepotentemente nella storia della fotografia di moda, modificandone l’immaginario collettivo attraverso composizioni erotiche, ma mai volgari. Attualmente il lavoro del grande fotografo è conservato e tutelato grazie all’impegno di sua moglie June e alla Helmut Newton Foundation, a Berlino.

Palazzo Ducale
Genova – 14.09.16>22/01/17

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