Heaven’s Kitchen: quando il cibo… è fashion

Come un capo da indossare, un genere musicale o una corrente letteraria, così anche le cucine internazionali danzano, a una ritmica veloce, sulla giostra di ciò che è contemporaneo e glamorous. Ciclicamente la cucina torna alla ribalta, nelle sue più disparate consuetudini, nei profumi e nelle combinazioni curiose: molto è cibo oggi, dalle parole alla pubblicità, alle occasioni di socializzazione. Se si escludono il trend giapponese, declinato pure nelle versione più integrali del ramen o del sakè; quello libanese, a detta di alcuni chef italiani e non solo è la cucina più variegata, misteriosa ed allettante di tutte; tre sono le principali scoperte degli ultimi anni in fatto di gastronomia: la cucina peruviana, quella kmer e infine, una rivalutazione in chiave soft-chic della tradizione indiana.

Tocca comunque fare un salto a Londra – il costo dei voli, adesso, permette un comodo break nel fine-settimana, anche solo per provare queste novità – per scoprire Andina, un bistrò situato nel cuore di Soho, che ha catalizzato l’attenzione mediatica e di pubblico con risultati strabilianti: fusioni di influenze peruviane (hanno un’intera sezione della carta dedicata alle delicate ceviche) mixate ad aromi e coniugazioni più occidentali, il tutto condito da una scelta di cocktail e liquori di tutto rispetto. Andina è aperitiveria, brunch, ma anche design ed estetica visuale. Perché il cibo lo si gusta con gli occhi, prima di tutto. E non c’è nulla di più soddisfacente che uno stravagante mix-and-match di colori e furnishings, per allietare lo sguardo prima del palato.

La cucina kmer, troppo spesso “sottovalutata” a causa della vicinanza con la Thailandia, è ricca di una varietà davvero unica di spezie, fiori e radici, da poter abbinare sapientemente con molti ingredienti. La catena newyorkese Num Pang Sandwich shop, che vanta sei corner dislocati in alcuni dei punti più strategici della città che non dorme mai, aggiunge a quella che è l’arte culinaria di una tradizione gastronomica antichissima, quel tocco glam di freschezza e sobrietà minimal, che permette di godersi degli sfiziosi sandwich abbinati a tisane, spremute di zenzero e altri infusi, guardando il viavai meraviglioso di New York che freme, scorre e va. Vero e proprio must modaiolo in fatto di take-away e quick sit-in, Num Pang unisce coraggio, contaminazione e bella atmosfera. Non lasciatevelo scappare, la prossima volta che passerete nei dintorni di Manhattan.

Per chi adora le massime espressioni di filosofia del gusto, la ricercatezza estatica dei sapori che affascinano, quei bocconi d’oriente capaci di sconvolgere anche i momenti più retrivi, torniamo nella capitale britannica per parlare di Gymkhana, l’esclusivo club di Mayfair basato sui colonial clubs indiani, i cui piatti passano sempre sotto l’occhio esperto e portentoso di Karam Sethi, chef stellato ultra-conosciuto in patria e non soltanto, che “corrompe” con la sapienza della sua arte e mette d’accordo anche i critici gastronomici più severi. Gymkhana, un luxury restaurant che fa del buongusto uno stile estetico, di arredamento e di proposta del menù, propone rivisitazioni concettuali della cucina indiana, sperimenta riduzioni e salse che sfidano i classicismi e offre una selezione pregiatissima di vini di cantina.

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