Fabio Canino, dalla TV alla produzione di vini, con un occhio attento al sociale.

Ho di recente avuto la possibilità di conoscere Fabio Canino, durante una conferenza alla quale entrambi eravamo invitati a Mantova. Ovviamente da showman istrionico quale Canino è, l’incontro ha coinvolto moltissimi argomenti, ben oltre il tema della conferenza stessa, e ho potuto confermare l’ottima opinione che mi ero fatto di lui seguendolo come giudice, mai fazioso o eccessivo, a “Ballando con le stelle”, show che gli ha dato una notorietà mainstream, ma anche in precedenti avventure televisive e radiofoniche, dove la sua ironia ha sempre rivelato uno sguardo particolarmente acuto e attento sul nostro quotidiano, su quello che ci circonda, che sia politica, tematiche LGBTQ, o più genericamente pop culture. Autore anche di libri, come il recente “Rainbow Republic”, mi ha sorpreso venire a sapere che recentemente alle sue molte attività si è aggiunta quella di produttore di vini. Incuriosito, grazie anche ad un legame preciso che la produzione di questi vini ha con problematiche sociali importanti, ho deciso di intervistarlo per farvi conoscere questo aspetto così inatteso. Ecco quindi la mia chiacchierata con Fabio Canino.

Come ti sei avvicinato a questo progetto così diverso dal tuo normale ambito professionale? Come è nata l’idea e in che modo sei coinvolto?

In realtà per un toscano come me non è lontana la cultura del vino e quindi della terra di provenienza. L’idea è dei miei due amici, adesso soci, Bruno Tommassini ed Edoardo Marziari coppia da 40 anni, stilisti di gran successo per griffe internazionali che, vivendo in una splendida tenuta in Toscana vicino ad Arezzo, avevano iniziato a produrre del vino per gli amici. L’enologo che seguiva la produzione però notò che il vino era di alta qualità e consigliò di ampliare la produzione inserendo altre uve e quindi producendo altri tipi di vino.
Sono nati così i bianchi, i rossi e i prosecchi sotto il nome di Vinocchio e Uvagina. Nomi volutamente provocatori ed ironici che però richiamano chiaramente il progetto che questi vini promuovono: tolte le spese di produzione una parte degli introti va a tutte le associazioni che si occupano di contrastare il bullismo, ed in particolare il bullismo omofobico. Il progetto mi piacque subito, tanto da entrare in società con loro! Io, Bruno ed Edoardo sappiamo di essere stati fortunati nella vita, di essere privilegiati e questo ci sembra un bel modo per restituire un po’ di quello che abbiamo avuto, creando la società Prodigiodivino.

Quanto è importante in questo momento storico affrontare argomenti come questo?
Importantissimo! Il bullismo è un gravissimo problema che esiste da sempre e solo negli ultimi anni si cerca di parlarne e cercare di arginarlo. È sempre stato sottovalutato, come fosse una bravata tra giovani, ma in realtà i danni di chi viene bullizzato sono danni psicologici seri. Vorreste mai avere un insegnante che è stato bullizzato? Un avvocato, un politico o un datore di lavoro che ha subito bullismo? Chiaramente no! Perché  spesso ripagano con la stessa moneta, trasformandola in  mala autorità e non autorevolezza.

Una piccola domanda sul lavoro per il quale ti conosciamo e seguiamo. Quali dei tanti progetti, fra televisione, cinema e teatro, ti è più caro?
Sono molto legato al teatro, con il quale tutto è partito, ma un programma tv è rimasto nel mio cuore, sia per il successo del programma stesso, sia per le belle persone che mi ha fatto conoscere. Sto parlando di Cronache Marziane che andò in onda su Italia Uno anni fa.

Prima di lasciarti. Dove troviamo i vini e dove troveremo te in futuro?
Potete trovare i vini in mille posti, da Eataly, in varie enoteche e ristoranti in Italia, ma si possono acquistare anche via Amazon o sul nostro sito www.prodigiodivino.com dove troverete anche tutta la nostra storia.
Per il mio futuro professionale, oltre allo storico programma su Radio2 Miracolo Italiano con La Laura che riprenderà a settembre, e a cui sono molto affezionato, sto iniziando a scrivere il mio secondo romanzo e finalmente torno a teatro con ben due spettacoli. Un musical e uno spettacolo molto comico di cui però è ancora troppo presto per parlarne. Stay Tuned!

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