DAMERINI SI NASCE O SI DIVENTA?

Probabilmente si nasce, se si fa riferimento al significato letterale del vocabolo, sicuramente lo si diventa quando si sceglie una cravatta di questo marchio. Perché Damerini non è più solo un lemma del Devoto-Oli o una voce della Treccani, dal 2014 è un rinomato brand italiano di cravatte fatte a mano. Tutto il progetto ruota intorno alla felice intuizione di aggiornare il lessico maschile dell’eleganza, mescolando disinvoltamente ironia e ricercatezza materica, alto artigianato e web iper tecnologico. Ago, filo e fantasia si dipanano worldwide grazie al sito e allo shop on line, dove si possono selezionare cravatte a tre, sei, sette e nove pieghe, interamente orlate a mano e prevalentemente sfoderate. Siccome è il particolare che fa la differenza, un piccolo bottone, creato e dipinto artigianalmente, è inserito sul retro della cravatta, come sigla di Damerini. Tra i fornitori delle materie prime ci sono le migliori seterie comasche, mentre per le stampe si è guardato oltre Manica, a un’azienda inglese che impiega, ancora oggi, l’antica tecnica di riproduzione a “quadri”. Ai tessuti più classici si aggiunge, per la primavera/estate 2017, anche lo shantung. L’uomo, però, non vive di sole cravatte. All’accessorio maschile per eccellenza si sono aggiunti i fazzoletti da taschino e i papillon, tutti realizzati con la medesima cura artigianale. Filo di Scozia, cashmere o cotone sono invece per le calze racchiuse nel classico boccaccio in vetro da conserva, di materna memoria. Non è finita qui. A breve sarà disponibile on line un’area dedicata alla cravatte da cerimonia e diventerà operativa la sezione bespoke. Qui sarà possibile customizzare interamente la propria cravatta, con l’aggiunta di un eventuale piccolo ciondolo in oro su cui far incidere le iniziali. Più personale di così. Lo diceva anche Honoré de Balzac, <Per conoscere un uomo, è sufficiente un colpo d’occhio su questa parte di lui che unisce la testa al petto>.

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