Casentino: un tessuto antico per una nuova moda

Il doppio petto in versione bordeaux

Sin dall’etichetta si intuisce di cosa si tratta, perché è intinta nel brillante arancione tipico del Panno Casentino. Poi, però, si scopre che gli Opifici Casentinesi sono andati ben oltre il mero discorso cromatico. Questo nuovo marchio, è nato nel 2015, valorizza e attualizza sia il pregiato tessuto sia il territorio di produzione, concentrato, appunto, dove sorge il distretto Casentino, in provincia di Arezzo. Da lì, dal cuore della Toscana, parte questo progetto di moda ideato da Giorgio Permunian e Milena Motta. Se Permunian ha alle spalle lo sviluppo e la distribuzione di prestigiosi marchi del fashion system, Milena è una designer che, nel corso degli anni, ha prestato la sua raffinata matita a numerosi brand internazionali. Ai due si è unito Francesco Occhiolini, proprietario della Casentino Lane, filatura d’eccellenza per il Panno. Dal loro incontro professionale sono scaturiti gli OC, con l’impegno di organizzare l’intera filiera produttiva, dal fiocco di lana al capo finito, e con l’intento di creare un lifestyle che mantenga ben viva la tradizione e la proietti verso le nuove esigenze del fashion system. Questo programma estetico e concettuale ha regalato una vivace personalità alle creazioni declinate nello storico e riccioluto panno. Alleggerito nei pesi, rigenerato nel design e attualizzato nelle cromie – ci sono anche un profondo nero e un vellutato aubergine colori impensabili fino a qualche tempo fa – il tessuto si presenta, ora, in una nuova veste sartoriale e diventa protagonista di impeccabili over a doppio petto, di scattanti peacot e parka e, persino, di cinture intarsiate con la pelle. Il vero colpo di fulmine, però, è per i pantaloni, dove il panno viene proposto nella versione Light Flat, ottenuta pressandolo fino a farlo diventare ultra leggero. Sicuramente fa un certo effetto pensare che, prima di oggi, abbia ammantato Dante Alighieri, mentre componeva i versi della Divina Comedia e abbia tenuto ben caldo Filippo Brunelleschi, quando si issava sui ponteggi della sua cupola di Santa Maria del Fiore, a Firenze. Sì, perché il Casentino si affaccia dai guardaroba di tutto il mondo da più di ottocento anni ed è uno dei tessuti italiani più antichi ancora in auge. Rinvigorito di moderna creatività continuerà a solleticare i palati più esigenti della moda, sia maschili che femminili.

@Riproduzione Riservata

FacebookLinkedInTwitterPinterest

© Riproduzione riservata